giovedì 31 gennaio 2013

Minatori a Potosì, oggi

Non è di prima mano, tantomeno verificata. Però appare verosimile, e significativa da leggere. Ecco una testimonianza di un minatore boliviano raccolta su Ilparere.net


Situata alle pendici del Cerro Rico a oltre 4067 metri di altitudine, la città boliviana di Potosí è considerata la più alta del mondo. Attratti soprattutto dall’argento nascosto nelle viscere della terra, gli spagnoli fondano la città che conserva in buona parte gli edfici coloniali. Ora le miniere sono di proprietà di cooperative di minatori boliviani che continuano uno sfuttamento lungo 460 anni. 25000 minatori, 500 km di tunnel e almeno 300 miniere attive. Carlos Alberto Puita, 22 anni, racconta a Il Parere.net  la sua esperinaza come minatore.

Cosa significa, oggi, essere un  minatore?
 Significa una morte sicura. Sotto l’aspetto economico, certo, abbiamo una vita agiata ma in ogni caso i nostri giorni sono contati.

Quali sono i vari tipi di minatori?
 Ci sono tre tipi di minatori: “il socio”, il “segunda mano” e il “peón”. Il primo è, in sotanza, il proprietario della miniera ed è associato con le cooperative di minatori. Il secondo è un lavoratore dipendente con numerosi anni di esperienza. Il “peón”, invece, è la persona con minor esperienza, uno stipendio fisso di 150 bolivianos al giorno (17 euro al giorno circa ndr).

Qual è la tua esperianza professionale come minatore?
 Ho iniziato a lovorare in miniera a partire da quando avevo nove anni a causa dei problemi economici della mia famiglia e  ho dovuto lasciare gli studi per circa quattro anni. La mia è una famiglia di minatori: mio nonno, mio padre e tutti i miei fratelli hanno lavorato in miniera.

Cosa vuol dire per un bambino lavorare in miniera?

Beh… Ho visto cose terribili. Tutti quei bambini che lavoravano in condizioni estreme. Fin da piccolo avevo un obiettivo: studiare e poter lavorare come libero professionista. Ora lavoro durante il giorno, studio di notte e aiuto un’agenzia turistica durante il fine settimana.

I bambini contiuano a lovorare ancora oggi?
 Guarda… Questo è un problema delicato. A 11 anni sono stato presidente nazionale de los niños trabajadores e a 12, insieme ad altri bambini, sono riuscito ad approvare molte leggi e norme per quanto riguarda il lavoro minorile. Attualmente non esiste il lavoro minorile a Potosí, ma continua ed essere un problema importante in Bolivia.

Come si inizia a lavorare in una miniera?

Ci sono due modi per lavore in miniera: ci sono persone, come me, che hanno la fortuna di avere raices mineras e possono imparare il lavoro aiutando i genitori. Altri, invece, entrano senza esperienza e non sempre riescono ad avere fortuna, rimanendo sempre peón.

Ci sono delle differenze sostanziali tra la “tua” miniera e quella di tuo nonno?
 Sí. Ora lavoriamo con macchine perforatrici e il lavoro è più leggero. Nonostante tutto, usare questi macchianari significa vivere al massimo 45 o 50 anni a causa delle forti esalazioni. Oggi cerchiamo di utilizzare le migliori maschere ma molte volte, a causa dell’umidità, siamo costretti a lavorare senza.   
 Molti di noi soffrono numerosi incidendi. Personalmente ho avuto due incidenti (mi mostra con un sospiro una cicatrice pittosto vistosa ndr) e sono molto fortunato ad essere ancora tutto intero.
  
(intervista di Beniamino Valeriano - Il parere.net)