Cominciamo dalle vicinanze. Da una riconversione recente e ben riuscita di un importante sito minerario, oggi luogo di memoria ma anche di intrattenimento. Gavorrano è uno dei comuni che caratterizzano le Colline Metallifere (il nome la dice luna sulla loro utilizzazione storica) in provincia di Grosseto, nel cui territorio si estende l'omonimo Parco tecnologico Archeologico. Gavorranno era sede fino ad alcuni decenni fa di uno tra i più importanti centri estrattivi della Maremma. Suo elemento storico distintivo è il Casteldipietra, fortificazione posta al centro dell'attuale paese, famosa per aver imprigionato Pia de tolomei.
Il sito. La riconversione consente oggi al visitatore di vivere una ricostruzione sufficientemente interessante dell'habitat in cui veniva condotta l'attività della miniera e quindi dei minatori. L'ingresso del Parco minerario naturalistico di Gavorrano, denominato Parco delle Rocce, è posto in corrispondenza di quello che fu denominato il “Pozzo Roma”, circa 1 km prima del paese abitato. Da qui si snodavano fino a 150 km di galleria interne, realizzate nel tempo soprattutto per l'estrazione di pirite. Gi altri due “pozzi” di Gavorrano furono l'”Impero” e il “Valsecchi”.
Sicuramente efficace è l'idea di cominciare il percorso guidato al cospetto di un plastico, installato in una delle prime sale in cui il visitatore viene fatto accedere. Il plastico riproduce l'articolazione del sito minerario: i visitatori lo osservano all'inizio, ma probabilmente sarebbe più efficace condurli in questa sala una seconda volta a fine visita, così da “fissare” meglio le cose viste e sentite nel frattempo.
I dintorni. Se la visita della miniera è interessante, la vera particolarità ad uso del visitatore in questo caso sta forse fuori. Lungo la collina, in direzione ovest, si dipana un percorso pedonale di alcune centinaia di metri: vegetazione assortita, l'incontro con una piccola e suggestiva cappella (l'Oratorio di San Rocco), e poi il Teatro delle Rocce. Nel vallo di quella che un tempo era una cava, l'intervento di recupero si è esaltato non solo restituendo al visitatore un'ampia e suggestiva veduta sul Golfo di Follonica, ma anche e soprattutto inventando uno spazio spettacoli avvincente. I livelli di tribuna corrono circolarmente quasi tutto intono al palcoscenico, a mo' di anfiteatro greco; i volumi di servizio (biglietteria, servizi) sono stati interrati o resi invisibili; l'arredo è vistoso ma essenziale, ed è pertinente l'impiego di materiale ferroso che appare arrugginito (anche se non lo è), ed evoca efficacemente il ruolo centrale dei metalli (ed il loro declino) per questa parte di Toscana.
Approfondimenti. La descrizione più approfondita del percorso la faremo (forse) in un secondo momento, inserendo anche delle immagini. Intanto, per informazioni pratiche ufficiali potete cliccare su: www.parcominerario.it
(5 novembre 2007)
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