giovedì 19 gennaio 2012

MONTIERI NELLA STORIA: DAL FERRO AL GEOTERMICO

Nei secoli, l'estrazione di rame, ferro, piombo e argento ha profondamente modificato il paesaggio locale, sotto lo “”sguardo” dei castelli minerari di Montieri e dei limitrofi Gerfalco, Boccheggiano e Travale che durante il medioevo fungevano da sentinelle per l'attività estrattiva.
L'esistenza di una fonderia per il ferro lungo il Fiume Merse si fa risalire al XVI secolo tramite la testimonianza di Vanoccio Biringuccio. da lui stesso gestita. Nel XVII il geologo veneto Giovanni Arduino costruisce fonderie per il rame e vetriolo presso un affluente del Merse. Dopo la fine dell'attività estrattiva del rame, si è cominciato ad estrarre la pirite in varie miniere tra cui la Miniera di Campiano, fino al crollo dell'industria chimica. Oggi dal sottosuolo viene attinta unicamente l'energia geotermica nei pressi di Travale. Per Montieri ciò ha significato il brusco ridimensionamento delle opportunità occupazionali e, quindi, della popolazione passata dai 3300 abitanti del 1965 ai poco più di mille di 40 anni dopo.

(26 gennaio 2008)

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