giovedì 19 gennaio 2012

COLTIVAZIONI SOTTERRANEE: DAL MINERALE ALLA LATTUGA

Coltivare il minerale”: ecco un'espressione sottratta dal gergo industriale a quello agricolo, per descrivere una delle tipiche attività compiute nel sottosuolo. Ma proprio là “sotto” quel termine sembra tornare in Giappone, nelle sue originarie vesti. Da qualche tempo a Tokio infatti è partita la sperimentazione delle fattorie sotterranee, ambienti nei quali le condizioni proprizie per la coltivazione di frutta, verdura o cereali vengono ricreate artificialmente. A cominciare dalla sostituzione del sole, che ne sottosuolo proprio non può arrivare. Succede in particolare all'interno di un piano sotterraneo del Nomura building, uno dei numerosi e svettanti edifici della city finanziaria giapponese. La fattoria in particolare si chiama Pasona O2, “costola” dell'omonima società di consulenza nelle risorse umane amministrata da tal Yasujuki Tambu, che è anche l'ideatore della fattoria. Led fluorescenti gialli e blu, diffusori spray di fertilizzanti, software per automatizzare la variazione delle condizioni climatiche: questi ed altri ritrovati tecnologici concorrono alla crescita sotterranea di pomodori, riso, lattuga. La particolarità aggiuntiva che la fattoria non lavora tanto per l'autoconsumo, quanto per il coivolgimento di studenti, pensionati o professionisti trendy, che tra un impegno e l'altro possono fare un salto ad accudire le proprie piantine. E, volendo, farsi anche uno spuntino al punto ristoro interno. Che, si racconta, cucina piatti a base di ingredienti sotterraei.

(17 febbraio 2008)

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